Servo muto scultoreo ATELIER Milnao

L’imperfezione topologica della gruccia realizzata in alluminio colato in sabbia caratterizza il servo muto anticonvenzionale ATELIER. Ogni materiale, all’opportuna distanza di osservazione, al limite microscopica, rivela una superficie non uniforme, bensì animata da valori grafici, cromatici e di rilievo che la ricoprono in modo non prevedibile, ma caratteristico. Queste qualità di superficie, comunemente definite texture, possono assumere vere e proprie qualità di volume, in ragione del rapporto dimensionale con l’insieme e della distanza di osservazione. Un paesaggio collinare o montuoso, ad esempio, offrono ad un visitatore, collocato a livello del terreno, l’evidenza di una successione di rilievi: ma ad un osservatore posto ad altissima quota, potrebbero rendere l’idea della texture di quella determinata area geografica: si pensi, ad esempio, alla texture della superficie lunare, che presenta crateri di dimensioni chilometriche. La scabrosità della superficie si dilata, come a cambiare scala, fino ad acquistare valori plastici che definiscono autonome entità formali. Si stabilisce una corrispondenza tra forme geometriche e organiche, pieni e vuoti, entro il rigore della composizione d’insieme. L'oggetto è realizzato in serie limitata e si trova a Pordenone.