Poltroncine, Ju ju

Sushi, Karkaoma, Juju, Donut, Joy, ricami di damaschi, simbologie orientali, decori floreali e tecnogriglie: una collezione che nella densità di sovrapposizione trova un fortissimo riferimento identitario. Accumulo di stimoli, la lettura segue l’ordine di un elenco, un flusso folle e maniacale che spazia dalle forme architettoniche a diversi immaginari culturali. Tradizione, futuro, razionalità digitale, ebbrezza tridimensionale, romantica e psicadelica, melting pot visivo, horror vacui tessile, armonia, spudoratezza, gentilezza e severità geometrica…una successione di immagini e visioni senza fine, che non spaventa né intimorisce ma accoglie in un morbido, ipnotico caleidoscopio.