Angela Mensi ci racconta di 13RiCrea, un'attività imprenditoriale al femminile.

13RiCrea è una società che ha origine nel Monferrato e si occupa di riciclo di materiali e di riuso creativo dal 2007.

L’idea è nata a Serralunga di Crea dove vivo e lavoro come artigiana. Nel passato ogni giorno vedevo passare sulle strade container carichi di materiali puliti diretti in discarica. E durante il mio percorso è nata la volontà e l'intuizione di recuperare materiali di scarto.

Da artigiana nel passato creavo e realizzavo oggetti. Incontrai altre figure femminili una fotografa, e un geometra e insieme cominciammo a dedicarci alla reinterpretazione e alla rielaborazione di materiali destinati all'abbandono e al macero. Dopo tredici incontri di lavoro (da qui il nome del brand) nacque 13RiCrea.

Nell'ottica del riciclo dei materiali da cosa partono i progetti?

Il punto di partenza sono i ritagli di lavorazione o le rimanenze interessanti delle produzioni aziendali. Attraverso i contatti con le aziende recuperiamo gli scarti e da li si sviluppa la parte di studio, di sviluppo e di progetto di nuovi prodotti.

Da che settori prevengono questi scarti?

Per la realizzazione della linea outdoor utilizziamo PVC proveniente dagli scarti di produzione di tensostrutture, di teloni dei camion e dalla produzione di gommoni fuoribordo e di zattere.

Da cosa parte il progetto di un prodotto di oggetto o di un arredo?

Nasce spontaneamente dall'aspetto, dalla specificità e dalla dimensione dei materiali, questo è il punto di partenza. Lo scopo è il recupero ed il divertimento senza mai dimenticare l’utilità e la funzione finale di un prodotto, aggiungendo un pizzico di ironia, e cercando di sfruttare il più possibile il materiale di scarto.

Angela, 13RiCrea è un brand al femminile. È stata una scelta consapevole o una coincidenza di eventi?

È stata una combinazione. Lavorare recuperando gli scarti di terzi era un processo che ai tempi nessuno faceva; a me sembrò che contenesse valore aggiunto. Avevo condiviso l’idea con le mie amiche e pensammo di unire l'utile al dilettevole incominciando a recuperare materiali come il feltro, il PVC, la tela nautica. Il proposito era di completare il concetto di design includendo nella lavorazione proprio quei materiali di avanzo che, invece di essere smaltiti, possono essere convertiti in oggetti nuovi tramite il cosiddetto Upcycling.

Tra i tuoi prodotti quello che mi fa più sorridere è la pecora, La pecora è curiosa, evoca un mondo - quello animale - lontano dalla vita urbana, come mai hai realizzato un complemento così anomalo e diverso dagli elementi decorativi di arredo di cui ti sei sempre occupata? 

La pecora è una seduta divertente e ironica, un pouf realizzato con diversi materiali. La struttura portante è una tanica rivestita e camuffata con vari materiali: il policarbonato per darle una forma consona, il poliuretano crea la base dove inserire il vello, il feltro è utilizzato per il muso. La pecora viene ambientata in contesti domestici e vissuta come elemento giocoso. Oppure utilizzata nel retail per realizzare vetrine e piccoli allestimenti. In entrambi gli utilizzi il prodotto "Pecora" si riconosce sempre la sua identità imprevedibile e inconsueta. 
 

SofaGreen SofaGreen


Livesbag è il nome della borsa double face, di fatto è un prodotto fashion, dal design è minimale.

Livesbag parte da una mia ricerca su internet.
Un particolare interessante da sottolineare è che per recuperare più scarti la borsa è diventata reversibile e double face. I colori e le texture dei materiali disponibili al momento determinano la produzione.
La borsa è realizzata in materiale impermeabile e studiata perché sia impossibile e inaccessibile da mani estranee, è di fatto una borsa antiscippo. Arrotolabile, si chiama 3LIVESBAG, perchè la borsa ha tre vite, dal recupero alla dimensione della reversibilità. È disponibile in 3 dimensioni e in tantissimi colori e finiture.

Sostenibilità, spreco, riuso, quali sono le altre parole chiave  da citare per aumentare la coscienza legata a questi temi?

Sensibilità, attenzione, risparmio, coraggio e volontà a intraprendere cambiamenti; da affrontare anche nelle piccole scelte e gesti quotidiani. Tutto ciò a maggior ragione deve avvenire nella progettazione e nella produzione.

Hai un suggerimento da dare a tutti, grandi e piccoli sul tema del pianeta?

Se vuoi cambiare il mondo comincia a ripulire il tuo giardino…

Syncropedia si rivolge agli architetti, ai designer e ai  progettisti, hai qualcosa da comunicare loro sulla scelta dei materiali ?

Quello che già si sa, fare ricerca per utilizzare materiali rispettosi dell’ambiente, evitare lo spreco in tutti i sensi, questa filosofia diventa nel nostro tempo un "Lusso il vero lusso…"
È importante capire che realtà come 13-Ricrea rendano possibile una simbiosi industriale tra imprese per creare situazioni vincenti. Da una parte chi propone “materie prime seconde” avrà un positivo ritorno d'immagine e abbasserà i costi di smaltimento, dall’altra chi le lavora e progetta prodotti ecocompatibili amplierà il target degli consumatori raggiungendo un pubblico sensibile alle tematiche ambientali. In tutto ciò 13RiCrea mantiene sempre attivo il concetto di “bellezza” del prodotto.

Cosa hai scoperto in tutti questi anni di ricerca?

Ho scoperto che le aziende e gli artigiani producono tantissimo materiale di scarto e di questo fatto non si sa nulla. Di conseguenza è difficile individuare quali sono le aziende da agganciare e con le quali entrare in contatto. La nostra filosofia è quella di non sprecare, in tutti i sensi.

Per concludere hai  un libro da suggerire ?

“La bellezza salverà il mondo”, Venti storie di donne Eco - Creative per un futuro sostenibile Navarra Editore.
Vi segnalo che a pagina 20 tra donne meravigliose, compaio anche io nel paragrafo: “Angela sogna ricreando”. 

Puffbouquet 13Ricrea
Puffbouquet 13Ricrea
3livesbag glamour
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Pecorapuff
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