Prima Parte.

 

Paola Lenti, un nome, un brand, che evoca immediatamente immagini di prodotti dove il colore ha un ruolo fondamentale, il filo conduttore di tutte le tue collezioni. 
Cos’è il colore per Paola? 


Il colore è da sempre per noi il mezzo per far convivere in armonia i prodotti delle nostre collezioni. Le nostre scelte cromatiche sono anzitutto tutte create da noi; sono fatte principalmente per trovare il colore giusto da collocare al posto giusto, quello che in un particolare contesto e in un particolare momento può dare le migliori sensazioni: questo è quello che riteniamo sia un uso corretto del colore. Le nostre scelte cromatiche non sono strettamente legate a un prodotto o a una collezione in particolare: il colore e la sua declinazione sui diversi materiali ci permettono di poter far convivere nella stessa collezione prodotti “storici” e novità; permettono inoltre a ciascuno di noi di poter progettare un intero ambiente, interno o esterno che sia, coerente sia con le proprie aspettative, sia con le soluzioni cromatiche più giuste per ogni particolare esigenza. Uno dei punti di forza del marchio Paola Lenti è proprio quello di poter soddisfare tutte le diverse esigenze di personalizzazione.

Per Paola Lenti, nasce prima il colore o il materiale? Il materiale o la tecnica per lavorarlo? La forma o la funzione? Da cosa parte in genere la tua idea progettuale? 

Credo che tutti questi aspetti progettuali nascano assieme; magari non ce ne accorgiamo e inconsciamente pensiamo che si presentino un poco alla volta, ma sono sicuramente già tutti presenti all’origine. Per quanto riguarda il mio lavoro in particolare, forse è il colore l’ultima cosa che prendo in considerazione. Il senso del colore è per me un dono, un’intuizione, e questa mia passione credo sia nata con me. È difficile da spiegare, ma è come se prima di ottenere determinate tonalità, me le immaginassi già come reali nella mia mente. Non ho problemi quindi a vestire di colore un progetto. Questo, ovviamente, a meno che il colore non derivi dalla natura stessa dei materiali: in questo caso, diventa un aspetto fondamentale e una guida verso una direzione precisa. 

La scelta dei materiali oggi non può essere slegata dal tema della sostenibilità, questo vincolo ti ha portato a delle “rinunce” o, al contrario, alla scoperta di nuove fibre e materiali che ti hanno stimolato la creatività? 

In tema di sostenibilità non credo si possa parlare di rinunce, ma piuttosto di scelte. Il modo di "fare design" in Paola Lenti si è sempre basato su un'etica ben precisa, che è diventata nel tempo una necessità imprescindibile. Cerchiamo anzitutto di conoscere e rispettare i materiali, selezionando quelli 100% riciclabili o riciclati, di origine industriale o naturale - ma mai animale - e di utilizzarli attraverso lavorazioni prive di sostanze chimiche potenzialmente nocive. Per i tessuti di rivestimento, per esempio, usiamo filati testati e brevettati, studiati in collaborazione con istituti di ricerca qualificati. Questo è determinante per le loro prestazioni, perché la sperimentazione continua ne migliora costantemente le qualità

Paola Lenti e la riscoperta del lato artigianale del made in Italy: quanto ti è stata utile la capacità italiana del lavoro manuale? E quanto la tecnologia?  

L’artigianato e la tecnologia hanno ciascuno caratteristiche fondamentali e imprescindibili e il risultato che si ottiene dalla loro unione è qualcosa che non si sarebbe potuto ottenere privilegiando solo l’una o l’altra attività. Questa collaborazione tende a rendere l'aspetto tecnico del prodotto meno aggressivo, in modo da far "star bene" le persone e regalare loro momenti di relax e tranquillità: sensazioni oggigiorno sempre più preziose. È la "collaborazione" fra artigianato e tecnologia che ci ha permesso di poter selezionare materiali tecnici e farli diventare meno incompatibili con l'esperienza dell'uomo. Questo processo unisce in un insieme armonioso la tradizione e la capacità manuale con le soluzioni tecniche e industriali più all'avanguardia. 

Parlami di tre oggetti che hai in casa, a te particolarmente cari, perché in qualche modo legati alla tua storia. Racconta anche perché ti sono cari. 

La mia casa è una vera e propria stratificazione di ricordi di famiglia, un mix di cose vecchie e nuove che hanno per me tutte un significato preciso. Sono molto legata a un mobile progettato e fatto realizzare da mio padre negli anni “50, quando era un giovane architetto; mi è molto caro un grande specchio, che ricordo sin da bambina nella casa di nonna Adelaide, e Lucilla, una lampada originale degli anni “70 di Gianfranco Frattini. Tutte cose diverse e che provengono da mondi e momenti di vita diversi, dalle quali spero di non dovermi mai separare. 
 

© Paola Lenti srl - ph. by Sergio Chimenti. © Paola Lenti srl - ph. by Sergio Chimenti.

 

 

Afra, poltrona in acciaio rivestita in corda Rope. Design Francesco Rota.
Afra, poltrona in acciaio rivestita in corda Rope. Design Francesco Rota.
Poltrone Otto e divano Frame. Design Francesco Rota (Otto e Frame), Metrica by B.Fattorini R.Rizzini (Resort).
Poltrone Otto e divano Frame. Design Francesco Rota (Otto e Frame), Metrica by B.Fattorini R.Rizzini (Resort).
Millefiori
Millefiori
Il divano Frei e la chaise longue Shibusa sposano bambù, lino, canapa e igusa. Design Francesco Rota.
Il divano Frei e la chaise longue Shibusa sposano bambù, lino, canapa e igusa. Design Francesco Rota.
Divano Frame in colore abbinato alla struttura ombreggiante Ala. Design Francesco Rota (Frame), Bestetti Associati (Ala). 
Divano Frame in colore abbinato alla struttura ombreggiante Ala. Design Francesco Rota (Frame), Bestetti Associati (Ala).