Una breve descrizione inedita di cosa è i-Mesh e da cosa e dove nasce, in Italia o all’estero, da quale settore o comparto deriva? 

i-Mesh è un innovativo tessuto tecnico per l’architettura nato da un’idea dell’architetto navale Alberto Fiorenzi. È dalla sua esperienza trentennale nel settore aerospaziale e nautico che nasce i-Mesh, un innovativo materiale per l’architettura, leggero come il tessuto ma resistente e durevole come l’acciaio. Tutto questo a Numana, un antico borgo incastonato tra il Monte Conero e l’azzurro del mare Adriatico. Un paesaggio unico che ha plasmato il DNA dell’azienda.

Di che materiale di fatto è? E’ una fibra naturale, di origine vegetale, altro? 

i-Mesh è materiale composto da fibre minerali, tenute insieme da un velo di resina spesso pochi micron, separabile e riciclabile. Le fibre che trattiamo sono fibra di vetro, fibra di carbonio, fibra di basalto e uno speciale blend di minerali di origine vulcanica che noi chiamiamo Volcano. 

E’ materiale sostenibile? ​​​

Il mare e il patrimonio naturalistico straordinario che circonda l’azienda è la grande musa ispiratrice di i-Mesh, l’elemento naturale alla base della nascita e dello sviluppo del materiale. Ed è proprio questo patrimonio naturalistico straordinario ad aver dato origine al profondo rispetto dell’azienda per l’ambiente.
La circolarità di i-Mesh deriva da una serie di scelte imposte a monte dell’invenzione del materiale, soprattutto in termini di design e produzione. i-Mesh infatti produce i suoi pannelli con un approccio “just-in-time” nella quantità necessaria e solo quando richiesto. Non prevede stock né scarti di alcun tipo. E’ riciclabile, durevole, leggero e riciclabile. Non è tinto e non muta il suo colore nel tempo, perché è la natura stessa a farlo brillare.

I-Mesh Blocker I-Mesh Blocker


Per i progettisti e gli architetti la ricerca dei materiali ha sempre rappresentato una parte importante della loro professione; che riscontro avete avuto dal settore della progettazione, dagli architetti e dai designer? Qual è l’impiego più diffuso? 

L’attenzione su questo nuovo materiale è stata alta sin dal suo debutto nel 2012, che avvenne in occasione di Made Expo per il progetto “Green Home Design - Come vivere il presente per preservare il futuro”. Poco dopo, nel 2013, è il colosso tedesco Walter Knoll a mettere gli occhi su i-Mesh e ad utilizzarlo come tendaggio e divisorio in numerosissimi showroom e fiere.
Nel giro di pochi anni i-Mesh suscita l’interesse dei più grandi studi di architettura e ingegneria del mondo: Foster and Partners, Gensler, Perkins & Will, HOK, Priedemann, Wong Tung and Partners, Rockwell Group, BDP, Ippolito Fleitz Group, Werner Sobek, Transolar, Blocher and Partners, Migliore + Servetto, ABDR, Arup, Bureau Happold. E attira l’attenzione di colossi come Apple, BMW, e Google. I primi progetti su larga scala avvengono invece negli interni, dove il tessuto i-Mesh viene utilizzato come divisorio da prestigiosi brand del design e della moda, come Dior e Natuzzi.

Come presentate, come sottoponete il brand i-Mesh agli architetti? 

Principalmente online. i-Mesh è un’industria 4.0 anche per il suo approccio contemporaneo alla comunicazione e al marketing. Sul world wide web siamo riusciti a farci apprezzare da una platea enorme di studi di architettura in giro per il mondo. Dopo il primo contatto inviamo subito un campionario, per rendere consapevoli gli architetti del feel & touch di i-Mesh. Da quel momento in poi spesso scocca l’amore per il materiale e gli architetti continuano a sorprenderci negli utilizzi con idee sempre nuove ed entusiasmanti, e noi li affianchiamo in tutto il percorso fino alla realizzazione dei loro sogni.

Quali sono gli impieghi del tessuto i-Mesh che consigliate? 

In interni i-Mesh è utilizzato per realizzare tendaggi high-tech, separatori d’ambiente permeabili e personalizzati, controsoffitti, arazzi e scenografie. All'esterno i-Mesh filtra e riflette le eccessive radiazioni solari, quindi ne consigliamo l’utilizzo come copertura solare, in quanto garantisce al tempo stesso comfort termico e visivo.

I-Mesh tartan

I-Mesh Tartan

Quando si parla di “tessuti” ci si immagina i tessuti in filato, di fatto i-Mesh più che un tessuto è una trama a maglia larga o a maglia fitta, un tessuto tecnico con alte prestazioni, quali sono? 

La durabilità, la resistenza alla trazione, l’immutabilità del colore nel tempo, la leggerezza, la riciclabilità e, ancor meglio, la sua capacità di resistere nel tempo per essere riutilizzato ancora e ancora, sono le sue caratteristiche tecniche più importanti. Non dimentichiamo la possibilità di personalizzare completamente la trama: l’installazione per l’Expo Dubai è un eccezionale esempio di come forma e funzione siano strettamente legate.

Lascia passare aria e soprattutto la luce, questo lo rende un interessante materiale da esplorare. Fin dove il progettista può spingersi secondo voi? 

Con i-Mesh non ci sono limiti all’esplorazione. L’unico limite è il coraggio dei designer di spingersi oltre il già visto, verso l’inconsueto, l’imprevisto. Altrimenti non potremmo definirci seriamente innovatori.

Il tessuto i-Mesh evoca inizialmente luoghi e interni giapponesi, evoca uno stile esotico, rimanda ad atmosfere lontane, attraverso il suo intreccio. In realtà le varie interpretazioni in stili diversi e una specifica contestualizzazione dei prodotti i-Mesh possono interpretare e valorizzare secondo differenti linguaggi e ottenere risultati diversi tra loro.  

L’attenzione che l’architetto pone nel materiale, quindi la comprensione della materia è il paradigma di un approccio al progetto che i-Mesh chiama “Architettura Morbida”, una consapevolezza nel progettare che riteniamo necessaria per porre l’umanità al centro dell’intento architettonico e per costruire a minimo impatto ambientale. Un’architettura trasparente e leggera, che mette in comunicazione le persone, che è anche la metafora di una trasparenza di intenti, di azioni e di risultati. Trasparenza e linguaggio visivo sono inoltre le caratteristiche di antichissime tecniche di protezione dal forte irraggiamento solare, come il Mashrabiya mediorientale o il Jaali indiano, modelli identitari per la protezione solare che rappresentano per noi continua fonte d’ispirazione. 

I-Mesh Ninnaj

I-Mesh Ninnaj

Finiture e colori, dal naturale al total black. Utilizzo nel settore moda e store da citare? Avete un episodio di un progetto speciale da riportarci?  

Con il mondo della moda amiamo relazionarci, perché ci permette di entrare a contatto diretto con direttori creativi e designer di grande valore. Per quanto riguarda l’utilizzo del tessuto i-Mesh nella sua forma più comune, non possiamo non citare la collaborazione con Christian Dior che va avanti dal 2018. Con il team creativo della Maison, abbiamo ridisegnato l’iconico “cannage” utilizzando le fibre minerali e creando un pattern scalabile che riveste i negozi di tutto il mondo del brand francese. Siamo anche finiti sulle passerelle grazie alla collaborazione con Giorgio Di Salvo che ha utilizzato le fibre in alcuni capi di United Standard. Un altro importante brand ha ora messo gli occhi su di noi, per questo consigliamo di seguirci sui diversi canali per sapere di cosa si tratta.

E’ possibile una personalizzazione, avere delle pannellature realizzate ad hoc su progetto?   

Come dicevamo prima parlando di sostenibilità - design e sostenibilità sono profondamente legate, i-Mesh produce i suoi pannelli soltanto nella quantità necessaria e quando richiesto. Il suo sistema produttivo permette una personalizzazione totale, non solo nelle dimensioni ma anche nella trama, all’interno della stessa materia.

Un progetto da raccontare di grande impatto scenografico    

Raccontiamo un esempio magistrale di Soft Architecture, le famose coperture solari dell’Expo Dubai 2020, probabilmente il suo intervento più innovativo in termini di sperimentazione. Commissionato per creare un comfort pubblico sul lungomare di Expo City a Dubai, il più lungo parasole tessile mai realizzato è stato progettato da Werner Sobek con la determinazione di sfruttare il potenziale di personalizzazione di i-Mesh e le caratteristiche strutturali uniche. Il Thematic Concourse è l'esempio del modo in cui il comfort può essere creato nell'ambiente caldo delle città. Inoltre, è costituito dal più grande modulo di pergola senza travi mai realizzato. Questo è stato possibile grazie alla possibilità fornita da i-Mesh di creare modelli di fibre in totale libertà, dove le fibre corrono sui percorsi di carico. Così facendo, sono state omesse tutte le travi trasversali tipicamente presenti in installazioni simili. Dal punto di vista della sostenibilità, ciò significa 30 km di profili di alluminio estrusi che permettono di evitare un potenziale di riscaldamento globale di 31 tonnellate equivalenti di CO2.

 

I-Mesh Byobu Lamberto Rubino
I-Mesh Byobu Lamberto Rubino
I-Mesh per Walter Knoll
I-Mesh per Walter Knoll
I-Mesh Expo 2020 Dubai Pergola Sun Shading
I-Mesh Expo 2020 Dubai Pergola Sun Shading
Un classico, chiaramente ispirato all'artista francese Morellet. È ideale per pannelli tesi in direzioni ortogonali o per tende piatte.
Un classico, chiaramente ispirato all'artista francese Morellet. È ideale per pannelli tesi in direzioni ortogonali o per tende piatte.
Mountains II design di Rona Meyuchas-Koblenz cm 205x 205 in carbon and glass fiber
Mountains II design di Rona Meyuchas-Koblenz cm 205x 205 in carbon and glass fiber
BW+R, design di Migliore+Servetto Architects cm 80x 310 in carbone e fibre arancioni intrecciate
BW+R, design di Migliore+Servetto Architects cm 80x 310 in carbone e fibre arancioni intrecciate