Le nuove tecnologie produttive, l’uso di materiali tradizionali e innovativi e la sperimentazione continua sono i driver del gruppo Terenzi Srl, - azienda meccatronica nata nel 1967- che hanno permesso di affrontare ambiti ‘diversi’ da quelli originari.
L’azienda, che ha un vasto know-how nella trasformazione di metalli e materie plastiche, ha fondato recentemente, assieme alla casa discografica Rude Records, Greenyl Srl per realizzare vinili, prodotti cult e amati dagli appassionati di musica, con processi di nuova generazione, ossia dischi privi di PVC.
Tutto ciò a conferma che la flessibilità produttiva e l’apertura verso settori diversificati possono creare e alimentare nuove opportunità. 
Un esempio positivo e virtuoso, risultato di una co-progettazione tra due vivaci, differenti ma complementari realtà dell’imprenditoria italiana.
Da un piacevole scambio di chiacchiere con Eleonora e Luca Terenzi emergono informazioni e curiosità.
Con loro ricostruiamo il progetto firmato a più mani frutto di un’operazione congiunta e favorevole e li invitiamo a raccontare Greenyl, il neo brand che parte da una rilettura del disco, come vero oggetto di design. Questo assume nuove colorazioni e texture: accanto all’intramontabile versione black, le proposte “Supernova” che ricordano le nubi stellari e “Cloudy” in tanti colori semitrasparenti, oppure “Transparent” derivante da materiale al 99% riciclato e riciclabile.
L’incontro tra Luca Terenzi e un amico del liceo ritrovato dopo 23 anni ha dato avvio a una nuova idea emersa dopo il reciproco aggiornamento sulla propria vita professionale. Da qui l’intuizione che tra un’azienda specializzata nella lavorazione di materiali e una casa discografica attiva nel mondo della musica si potesse creare qualcosa di innovativo. 
Realtà industriali a confronto per produrre novità, innovazione e un oggetto sostenibile.
 

Il nome Greenyl: da cosa deriva e qual è la sua storia?

L’idea di realizzare dischi innovativi e green è nata nell’estate del 2022 dall’incontro di due realtà: Terenzi SRL, azienda produttiva meccatronica dal lontano 1967, specializzata nella lavorazione di materie plastiche e metalli e Rude Records, consolidata etichetta discografica internazionale ed editoria musicale indipendente. Terenzi SRL ha maturato una lunga esperienza nei suoi 55 anni di attività, applicando la tecnologia innovativa di precisione di cui dispone, nella progettazione e realizzazione di prodotti appartenenti a settori molto diversi. Rude Records è un’etichetta discografica indipendente con sede a Milano e riconosciuta a livello mondiale.
Fondata nel 2000, è particolarmente attiva nel genere alternative. Con più di vent’anni di esperienza, Rude continua a crescere nel mercato internazionale, anche grazie a una distribuzione globale in partnership con The Orchard (società di Sony Music). I successi di Rude Records sono stati riconosciuti da Billboard, che ha incluso l’etichetta all’ interno della International Power Players List 2021, e da Forbes, con un articolo dedicato. Nel marzo 2022, Rude è diventata la prima etichetta discografica ad acquisire la certificazione internazionale di B-Corp, facendosi promotrice di un nuovo modello di business dell'industria musicale. Inoltre combatte disuguaglianze, povertà e la discriminazione attraverso Rude Cares, non-profit branch dell’etichetta.

Greenyl è l’acronimo che esprime l’innovazione dei dischi proposti: “vinili” green. Una svolta nella storia di questo supporto musicale intramontabile. 
Da luglio 2022 sino alla fine dell’anno, in soli cinque mesi, l’ambizioso progetto ha preso forma ed è diventato ufficialmente “GREENYL”. Acronimo e marchio che immediatamente rimanda ai contenuti, alla buona musica prodotta in modo innovativo ed ecosostenibile. Nel dicembre del 2022  realizza le prime produzioni e nel luglio 2023 Greenyl è stato partner dell’importante I-Days Milano Coca-Cola 2023.
 

I am not just green, I am Greenyl”, un progetto in toto e volutamente legato alla sostenibilità. Come si pone all’interno dell’attuale approfondimento su ambiente e ecologia?     

L’attenzione per l’ambiente e per le risorse che lavorano al processo produttivo è il motivo principale della “rivoluzione” Greenyl. Partendo dalla scelta di una materia prima riciclata e riciclabile, attraverso la sua trasformazione in prodotto mediante tecnologie avanzate ed energia sostenibile, con un monitoraggio qualitativo costante, Greenyl è arrivata a ridurre notevolmente l’impatto sull’ambiente e le emissioni nocive tipiche invece della produzione tradizionale dei vinili.

La natura eco-friendly di Greenyl permette di mantenere la qualità sonora dei vinili storici che hanno consentito di diffondere la musica nel tempo e nello spazio, senza però causare gli stessi danni ambientali che i vecchi metodi produttivi comportano. Privi di PVC, i dischi Greenyl sono realizzati con un compound polimerico che è in parte riciclato e 100% riciclabile. Questo polimero consente un processo di produzione innovativo ed ecologico che evita l’emissione di gas nocivi nell’ambiente.

L’automazione e la creazione di linee ad hoc consentono inoltre di eliminare gli sprechi come anche di rispondere con estrema flessibilità e tempestività alle richieste, di migliorare e perfezionare notevolmente i tempi produttivi e quindi di avere turnaround molto più rapidi per le consegne.

La tradizionale trasformazione del vinile, a causa del componente principale, il PVC, ha invece da sempre generato elevate emissioni di gas nocivi, tossici e con un impatto ambientale molto elevato. I vecchi impianti di pressatura ancora oggi utilizzati, in aggiunta, impiegano spesso caldaie a vapore. La domanda di vinili attualmente in crescita, prevista e fondata sugli studi di settore, avrà un impatto ancora più negativo sull’ambiente.

Quali sono i valori che avete condiviso con Rude Records? 

Terenzi Srl ha messo a disposizione la propria conoscenza e le tecnologie testate ripartendo da un’esperienza di 12 anni fa realizzata per il settore dell’illuminazione; in specifico per un riflettore illuminotecnico da cui è ripartita per aggiungere e integrare la ricerca e sviluppo che hanno portato alla produzione dei vinili green. Rude Records porta invece la sua esperienza internazionale e il suo grande apporto come casa discografica.

Quanto l’impegno della ricerca sui materiali e la vostra vocazione imprenditoriale sono stati indispensabili per ripensare alla produzione del disco come ‘oggetto’ e al suo nuovo concept?

La lunga esperienza applicata in modo versatile alla realizzazione di prodotti in svariatissimi settori, le competenze tecnologiche e la capacità di realizzare internamente tutte le attrezzature progettate sono state fondamentali.

Quali sono le connessioni tra il mondo della musica e il settore del design?

Nella storia della musica i vinili sono sempre stati supporti fondamentali per la sua diffusione, nel tempo sono divenuti oggetti da collezione per il loro valore sonoro ma anche per le loro peculiarità estetiche. Il nome tecnico del vinile, messo sul mercato dalla COLUMBIA RECORDS, fu Long Playing o anche Long Play, poi abbreviato dalla sigla LP. Sempre alla COLUMBIA RECORDS si deve la diffusione del design delle copertine dei dischi, grazie all’idea di Alex Steinweiss che ideò e propose la prima: Smash Song Hits by Rodgers & Hart (1940). 

Si può parlare di rinnovamento e ri-design del disco inteso come ‘prodotto’ per la musica e oggetto ‘sonoro’?

Si, per i motivi sopra narrati. Greenyl ha un’ottima acustica e viene proposto in varianti cromatiche altrettanto innovative quanto il suo aspetto eco-friendly.

E’ stata una sorta di rivoluzione ‘greenile’ e non vinile all’interno della storia della musica, Il vinile in PVC che dal 1947 è sempre stato prodotto nello stesso modo ora viene realizzato con processi innovativi e con materiali riciclabili e riciclati… Dalla produzione all’attenzione al suono, alla sua riproduzione fedele, alla percezione e alla qualità dell’acustica della sala di incisione.

Esempio varianti di colore - Foto Eleonora Terenzi Esempio varianti di colore - Foto Eleonora Terenzi

Avete superato l’aspetto iconico e tradizionale del disco in versione total black per introdurre il tema del colore in modo determinato.  Questa sensibilità alle cromie da cosa ha origine?

I vinili da sempre sono oggetto di apprezzamento anche estetico e collezionismo. Come raccontavamo, fondamentale oltre ovviamente alla traccia musicale è il colore del disco, la grafica delle etichette, le copertine studiate in modo creativo. Accanto all’intramontabile versione Black, Greenyl propone nuove nuance e miscele cromatiche, versioni trasparenti o produzioni ad hoc su richiesta di colori Pantoni specifici.

Ogni disco ha poi etichette altrettanto innovative realizzate con stampa 3D. L’eliminazione di collanti ed etichette in carta consente infatti il riciclo. L’etching che adottiamo a richiesta è poi una soluzione ancora più green in quanto realizzata nel materiale stesso del disco.


Il famoso ‘Long play’ che ha accompagnato la nostra gioventù oggi viene ripresentato attraverso un design nuovo e riconoscibile. Al pubblico di Syncropedia, formato da architetti, progettisti e designer, cosa desiderate comunicare?

Abbiamo deciso di realizzare Greenyl perché il fascino dei dischi è sempre attuale e dona grandi emozioni e perché l’innovazione che apportiamo e l’attenzione per l’ambiente  è fatta attraverso la messa a punto di processi produttivi ad hoc e una riciclabilità al 100%; il rinnovo del design di questo supporto sonoro avviene grazie a nuove cromie e a etichette 3D o in etching contribuirà a rivoluzionare e perorare la sua iconicità.

I dischi in vinile hanno diverse caratteristiche uniche che contribuiscono al loro fascino duraturo tra gli appassionati di musica. Le registrazioni sonore analogiche del vinile vengono create catturando direttamente le onde sonore fisiche prodotte da strumenti musicali e voci. Al contrario, le registrazioni digitali catturano una serie di istantanee delle onde sonore a intervalli discreti. Il suono analogico è percepito come più caldo e naturale rispetto al suono digitale, motivo per cui molti audiofili preferiscono i dischi in vinile.

Dalla fase di ricerca e sviluppo al riscontro sul mercato di Greenyl, quali sono le previsioni di vendita e come ha reagito il mondo dei collezionisti e la cultura musicale? 

La dimensione del mercato dei dischi in vinile è stata valutata a 1.987,74 milioni di dollari nel 2022 e si prevede che raggiungerà i 4.124,92 milioni di dollari entro il 2030, crescendo a un CAGR del 9,57% dal 2023 al 2030.

MAKING VINYL, la conferenza annuale sulla produzione di dischi, riporta circa 180 milioni di dischi stampati nel 2022. Secondo il rapporto RIAA 2022 Year End, i dischi in vinile hanno guidato la crescita del mercato fisico. Dato il suddetto aumento del mercato, IMARC GROUP prevede che il mercato del vinile supererà i 2,6 miliardi di dollari entro il 2026.

L’attuale attenzione mondiale al tema “PVC free” è altrettanto in aumento e confidiamo nella sensibilità degli artisti nel voler utilizzare supporti musicali green. Greenyl prevede una previsione produttiva che tiene conto di questi fattori 

Da chi è formato il pubblico e qual è il profilo dell’acquirente ‘ideale’?

Il pubblico vasto è diversificato per età e genere musicale.

I dischi - dagli anni ’30 in avanti - erano in due versioni, da 45 e da 33 giri realizzati in PVC tradizionale; su quale formato alternativo è caduta la scelta? 

Greenyl è un 12 pollici, che nella maggioranza dei casi è 33 giri.

Le cover dei dischi del passato, un mondo ricco di grafici e illustratori importanti che hanno segnato epoche diverse lasciandoci in eredità storiche copertine. Oggi le cover sono ancora realizzate in carta e il loro impatto visivo ha valore quanto prima dell’avvento dei cd? 

La confezione che accompagna i dischi è una caratteristica unica: le copertine o le custodie di grande formato offrono spazio per “opere grafiche”, note di copertina e altro materiale promozionale. Alla COLUMBIA RECORDS si deve la diffusione del design delle copertine dei dischi, grazie all’idea di Alex Steinweiss che ideò e propose come raccontavamo la prima nel 1940.

Le Cover e la grafica potranno contestualizzare i dischi Greenyl ad esse coordinate, come già accaduto nel caso di copertine storiche rimaste impresse nella memoria degli appassionati di musica. 

Cover all’avanguardia, cult, diventate storiche come le cover dei Pink Floyd firmate da Andy Wharol o le cover con le foto dei Beatles, oggi considerate espressioni di una cultura e di un’avanguardia che ha contrassegnato la cultura e la storia del costume, veri linguaggi espressivi dell’evoluzione della società e del mondo della musica. L’etching unico e originale, ideato da Greenyl, è un’estensione della parte grafico-decorativa-artistica direttamente sul disco.

Cosa può rappresentare Greenyl per il pubblico di oggi?

Una nuova potenzialità e una rivoluzione del disco per i collezionisti e una rivoluzione del design stesso del disco.

Questo ritorno di passione coinvolge un pubblico vasto, composto da appassionati e collezionisti di ogni età, desideroso non solo di ascoltare musica ma che esprime attenzione all’estetica oltre alla qualità del suono, un oggetto di valore da collezionare e da conservare in casa come un complemento di arredo e di design alla pari di altri integrati in habitat personalizzati e familiari.

Le raccolte di dischi e i giradischi per il loro ascolto diventano un oggetto cult e vero ‘oggetto di design’, parte integrante dell’ambiente in cui si vive, un “angolo” della casa in cui ascoltare ed emozionarsi.

Ogni disco riporta una etichetta non incollata ?

Confermiamo. Le etichette sono realizzate direttamente sulla superficie del disco attraverso un disegno in 3D oppure in etching, ossia senza alcun tipo di materiale aggiuntivo. 

Ovviamente per ascoltare un disco dobbiamo utilizzare giradischi di nuova generazione; quali consigli potete darci, tra l’opzione wireless’ e quella del giradischi ‘intelligente’?

L’incremento della diffusione attuale dei giradischi va a consolidare i dati relativi all’aumento sul mercato della distribuzione dei dischi come supporto per ascoltare musica. Certamente, sistemi audio wireless consentono di riprodurre musica da diverse fonti offrendo spesso opzioni di connettività tramite Bluetooth e/o Wi-Fi, permettendo di collegare dispositivi per ascoltare il suono. I giradischi possono offrire una qualità audio calda e autentica grazie alla natura analogica della riproduzione dei vinili e possono aggiungere un tocco speciale di design grazie all'estetica vintage. I giradischi richiedono una cura particolare, infatti i vinili devono essere puliti regolarmente e l'ago del giradischi deve essere sostituito periodicamente. 

Acquistare un buon giradischi e un sistema audio di alta qualità può risultare costoso, certamente ci sono opzioni alla portata di tutti, variando in base alla particolarità del suono che si vuole avere e alle caratteristiche tecniche.

#sycnronia #syncropedia #vinile #recupero #dischi

Ilich Rausa e Luca Terenzi - Foto Eleonora Terenzi
Ilich Rausa e Luca Terenzi - Foto Eleonora Terenzi
Primo disco Greenyl - Transparent version con etching - LP di Sydney Sprague - Foto Sydney Sprague
Primo disco Greenyl - Transparent version con etching - LP di Sydney Sprague - Foto Sydney Sprague
Retro styled - Collezione di vecchi vinili e l'innovativo Greenyl - Foto Eleonora Terenzi
Retro styled - Collezione di vecchi vinili e l'innovativo Greenyl - Foto Eleonora Terenzi
Etichetta in etching - Foto Eleonora Terenzi
Etichetta in etching - Foto Eleonora Terenzi
Primo disco Greenyl - Transparent version con etching - LP di Sydney Sprague - Foto Sidney Sprague
Primo disco Greenyl - Transparent version con etching - LP di Sydney Sprague - Foto Sidney Sprague
Etichetta stampa UV - Foto Eleonora Terenzi
Etichetta stampa UV - Foto Eleonora Terenzi