Riprendiamo il dialogo con Starpool, leader italiano nel settore del wellness, proseguendo con l’approfondimento dei temi legati al progetto, alle soluzioni e ai luoghi dedicati al benessere della persona. In questa parte dell’intervista l’attenzione è posta sull’interazione tra il design e la tecnologia, sulle soluzioni studiate per il B2B e per il B2C, sui servizi che il brand fornisce al cliente contract, all’architetto professionista o al consumatore privato.

Dalla consulenza progettuale al supporto dei tecnici, dalla selezione dei prodotti a costi e preventivi, a tutte le informazioni necessarie ad una progettazione a 360°che garantisca un perfetto inserimento dei prodotti all’interno degli spazi e un’installazione efficace e duratura.

Fino a poco tempo fa l’unica figura influencer a interloquire con Starpool era l’architetto; oggi la richiesta di informazioni arriva anche dal settore privato?

La domanda non è prettamente corretta. Noi di Starpool ci siamo sempre confrontati con diversi interlocutori, tra cui l’architetto. Nello specifico, nei progetti nel settore business ci interfacciamo con architetti, designer, catene di alberghi, proprietari, management, contractor, spa manager, aziende e squadre sportive. Nell’ultimo periodo, la richiesta da parte del mondo privato è cresciuta, in particolare dopo il Covid che ha convinto molte persone sull’importanza di prendersi cura di sé stessi.

È interessante notare il percorso che il vostro brand ha perseguito incentrato sul benessere e sulla salute della persona sul design di soluzioni tecniche e prodotti per le Spa e l’Hotellerie, oggi customizzabili anche per i privati. Da cosa è partito questo processo e a quali risultati siete arrivati?

Il benessere e la salute della persona hanno sempre rappresentato un punto focale nella visione aziendale; basti pensare che già nel 1975, anno di nascita dell’azienda, nello statuto si trova come obiettivo quello di “prendersi cura del benessere psico-fisico delle persone”. Affianco a questo, è stata posta attenzione al design. Abbiamo preso un prodotto semplice e tradizionale come la sauna finlandese per esempio e l’abbiamo rivisto da un punto di vista estetico. In conclusione, possiamo affermare che mettiamo in campo due diversi approcci: il primo sui benefici e il secondo sulla ricerca nel mondo del design, elementi che hanno contraddistinto l’azienda negli anni.

Che tipo di approccio avete al progetto di arredamento e come i vostri prodotti si integrano all’interno dello spazio casa e quali soluzioni suggerite e che tipo di volume d’ingombro hanno?

Non si può dare una risposta univoca parlando di ‘volume d’ingombro’. Ciò che è interessante evidenziare in questa fase storica è che abbiamo cambiato paradigma: inizialmente alla richiesta del cliente si proponevano prodotti, stili, design; ad oggi la domanda che poniamo a tutti è “Quali sono i tuoi obiettivi? Quali i benefici che vorresti ottenere?”. Prima ancora di proporre il prodotto, forniamo al cliente finale una consulenza di benessere cercando di capire come la persona desidera lavorare su una migliore condizione di corpo e mente. Partiamo da qui per suggerire il tipo di prodotti che meglio si configurano per raggiungere quell’obiettivo anche in considerazione degli spazi domestici a disposizione, per poi parlare di design e materiali.

In che modo sollecitate la domanda per l’Home wellness, presso gli architetti o presso il consumatore finale; quale strategia applicate?

Non sollecitiamo la domanda ma conosciamo il mercato. Soprattutto dopo il Covid, le persone hanno iniziato a ricercare nuovi metodi per stare meglio più a lungo anche nei propri spazi privati, domestici. Starpool crede così fermamente nel benessere come bisogno globale di tutti, che a titolo esemplificativo di questa visione, l’azienda si è presentata al Salone del Mobile 2023 con un intero spazio esclusivamente dedicato all’Home Wellness.

Per i professionisti qual è il servizio di consulenza e di supporto che fornite e in che modo vi rapportate a loro? Come avviene la guida alla selezione di un prodotto?

Per semplificare possiamo dire che ci sono tre importanti azioni che noi di Starpool facciamo quando ci interfacciamo con un architetto. Il primo è capire e definire qual è il modello di business del cliente finale. Il secondo, analizzare un brief fatto da parte del professionista e del cliente dove ci sono informazioni preziose e utili allo sviluppo di un progetto ad hoc per la committenza. Infine offriamo un servizio di supporto all’architetto realizzando il layout della spa, sulla base delle richieste del cliente e delle nostre possibili soluzioni. Definito il progetto, forniamo tutte le informazioni tecniche comprese quelle a livello ingegneristico, approfondiamo in dettaglio i singoli prodotti partendo dalle caratteristiche tecniche fino ad arrivare a predisporre il preventivo e la stima finale dei costi.

Quali sono le caratteristiche tecniche che un architetto deve conoscere per progettare un ambiente spa per la casa e per le spa destinate ai cosiddetti centri di benessere?

Innanzitutto è importante che l’architetto si affidi a dei professionisti del settore wellness perché costruire e realizzare una spa è un processo tecnico complesso. Bisogna conoscere gli spazi, i materiali e le loro peculiarità, le caratteristiche dei prodotti, il percorso che è necessario far compiere all’utente per raggiungere determinati benefici.

Starpool vuole creare luoghi accoglienti che onorano le antiche tradizioni benessere, arricchendole di innovazione e dettagli Starpool vuole creare luoghi accoglienti che onorano le antiche tradizioni benessere, arricchendole di innovazione e dettagli


In merito al consumo energetico quali sono le vostre attenzioni e i suggerimenti sia per il B2B che per il B2C?

Il primo step è realizzare un progetto sostenibile cioè che sia il più possibile mirato a quello che è il numero di persone che utilizzerà la spa. Verificare quindi la disponibilità, la dimensione degli spazi utili e le caratteristiche dei prodotti è il primo passo per garantire un corretto risparmio energetico. Sviluppiamo inoltre prodotti sostenibili e sistemi sempre più tecnologicamente performanti che rappresentano un ponte di collegamento tra tradizione e innovazione. Creiamo soluzioni tecnologiche che aumentano i livelli di connettività ad una rete telematica sempre più sofisticata e al tempo stesso intuitiva da utilizzare. Studiamo software in grado di ridurre i consumi energetici e di migliorare il funzionamento e l’automatizzazione delle procedure applicate.

Qual è il valore del design inteso come ‘progetto prodotto’ che si riscontra nei vostri prodotti e in che modo il design intercetta i vari lifestyle del pubblico eterogeneo?

Il valore che ci viene riconosciuto è di aver avuto una visione che puntava al futuro del settore, di essere stata una azienda innovatrice e la prima a lavorare secondo alcuni parametri. Il valore del design ad oggi non è legato solo all’estetica del prodotto ma anche alla sua utilità e funzionalità; non più un design fine a sé stesso ma un design legato all’utilizzo di specifici materiali che permettono di migliorare le performance dei prodotti. Un design finalizzato allo sfruttamento massimo delle caratteristiche del prodotto. La collezione ‘Signature’ permette di realizzare prodotti totalmente customizzabili e prevede soluzioni specifiche oltre a quelle a catalogo pensate in modo che possano vivere e integrarsi con qualsiasi tipo di stile esistente.

Design e la tecnologia come interagiscono?

Combinare armoniosamente tecnologia, benessere e design, rappresenta per noi una sfida quotidiana. È l’obiettivo principale di tutto il nostro team: ingegneri, designer e programmatori lavorano quotidianamente per sviluppare le migliori soluzioni Wellness, capaci di unire e integrare design, tecnologia, innovazione, qualità, igiene, comfort, affidabilità e durata. Design e tecnologia non sono dunque due elementi separati e nella progettazione di un prodotto concorrono per ottenere un prodotto funzionale e di qualità. La tecnologia è parte fondamentale del prodotto.

In che modo il design per il B2B si differenzia da quello del B2C; è un design esclusivo?

Più che differenza di design, si può riscontrare una differenza nei prodotti e nei materiali utilizzati. Il design di una spa privata non è infatti necessariamente più esclusivo del design di una spa pubblica. Starpool ha diversi prodotti, alcuni più vicini al mondo private e altri al mondo business; ciò che li differenzia è una parte tecnologica e non di design. È necessario ricordare inoltre che anche l’hotel per esempio, ad oggi, ha moltissime aree che si possono considerare private (es.: saune nelle camere dei clienti, private spa).

Che tipo di caratteristiche deve avere lo spazio e quali sono le proposte per gli spazi domestici?

Le caratteristiche dello spazio non sono decise a priori ma si analizza l’ambiente che il cliente ha a disposizione per capire quali prodotti è possibile installare. È chiaro che bisogna avere un minimo di 50-60 metri quadrati per poter inserire più componenti wellness, ma non sempre. Per prodotti come Wellness Coach o lo Zerobody Dry Float occorre molto meno spazio. Questo approccio indicato nella domanda però non è esattamente in linea con quanto detto sopra e con la filosofia Starpool

I materiali di rivestimento quali sono e che ruolo hanno?

Uno degli obiettivi più importanti del nostro reparto di R&D è quello di monitorare e migliorare le performance dei materiali, affinché siano funzionali agli ambienti in cui sono inseriti, il che è particolarmente sfidante quando calore e umidità entrano in gioco. È dunque essenziale per noi selezionare quelli più adatti, capaci di garantire la migliore resa estetica e una maggiore durata di tutte le nostre soluzioni Wellness. Le saune per esempio sono in legno ed è importante selezionare la tipologia più idonea a seconda dell’utilizzo e le diverse componenti. Per le cabine umide invece si cerca sempre di utilizzare materiali che abbiano dei formati molto grandi per ridurre il numero di fughe. Non si guarda solo il fattore estetico ma anche la salubrità dell’ambiente, le cabine devono essere pratiche da mantenere, da pulire e in modo da limitare la proliferazione batterica.

La scelta del legno inteso come materiale naturale: in che modo è coerente con l’approccio al benessere psico fisico delle persone?

Il legno viene scelto soprattutto perché ha le caratteristiche più adatte per la costruzione di una sauna. È un importante isolante e ha un basso grado di conducibilità termica tale per cui le persone possono sedersi all’interno di una sauna senza rimanere scottati. Inoltre il legno è un materiale naturale che stimola la produzione di serotonina tramite le essenze, i profumi e gli aromi.
 

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