Rame, ottone, acciaio: la progettazione di PLANIUM ha studiato gli effetti cromatici, sensoriali, tattili e specialmente visivi del metallo ossidato per arrivare a soluzioni scenografiche che sconfinano nell’arte. Sia per la passata edizione del Fuorisalone che per l’imminente di aprile 2023, il brand milanese riserva a questo tema il suo spazio espositivo principale da un punto di vista concettuale nella cornice prestigiosa di Brera. Lastre, arazzi, specchi, tavoli, rivestimenti di interni. Ma non solo: già in precedenza PLANIUM aveva concepito texture di base ottenute attraverso le ossidazioni. Nel brand la varietà dei metalli dà vita a diverse collezioni: Charme, Silver, Eclipse, Metal-morphosis.
Silver Collection è dedicata all’acciaio: la sua è una natura legata a tinte fredde, eleganti, vicine al mondo del design di ispirazione industriale. Charme Collection verte sui toni caldi: le appartengono il rame con la sua lega, l’ottone. Eclipse Collection considera due ossidazioni dell’acciaio, la Calamina e appunto l’Acciaio ossidato, questo dai toni a metà tra i caldi e i freddi.
Metal-Morphosis è invece la collezione presentata lo scorso anno in occasione della Milano Design Week, che racchiude pezzi che sono unione di arte e design: lastre artistiche, arazzi, superfici per un interior design sempre più innovativo e accattivante. Le ossidazioni cromatiche di Metal-morphosis raggiungono attraverso le sfumature e i colori numerosi scenari artistici che ricordano il connubio acqua-terra, con forte presenza di turchesi e ramati, ma anche cartografie o raffigurazioni boschive quando i colori predominanti sono i verdi e i gialli, il tutto rimandando tra l’altro in parte all’ Impressionismo e in parte all’Astrattismo.
Le texture metalliche possono essere spazzolate o satinate. La spazzolatura offre una superficie essenzialmente liscia e luminosa, mentre il processo di satinatura la rende più elaborata e “tattile”. Quando la satinatura è doppia e ortogonale, la texture assume il nome di “Tela”
Come nascono grandi progetti dall’ossidazione metallica
L’ossidazione dell’acciaio, per esempio, ha generato il materiale più richiesto di PLANIUM, la Calamina, protagonista di numerosi scenari in Italia e in Europa per pavimentazioni e rivestimenti. Con il suo carattere cromatico scuro e umbratile, diviso tra una predominanza di Blu/Azzurro e di Grigio con screziature e motivi che si formano casualmente e in maniera originale su ogni lastra, gli architetti e i designer lo hanno scelto per progetti trasversali, dalla natura eterogenea.
Tra gli esempi di maggiore impatto troviamo Moscova33 a Milano, Nexion a Bologna, Nike a Londra e a Parigi. La Calamina è poi attore principale egualmente anche in contesti artistici e museali, che ben sposa per la sua natura: Palazzo della Signoria a Firenze, i Musei DASA di Dortmund e quello fiorentino dedicato al Novecento. L’alternanza tra i molti colori delle esposizioni e la tinta scura della Calamina si assesta su un equilibrio armonico ben studiato.
Sempre dall’ossidazione dell’acciaio deriva anche una finitura denominata Cemento Inox, che ha dato vita al rivestimento a pavimento del Museo Agostini, dedicato alla sala trofei del pilota più titolato della storia. La scelta dell’allestimento, nel bergamasco, nasce perché questo tipo di acciaio in scala di grigi e argentati tende a riecheggiare le officine motociclistiche degli anni Cinquanta, Sessanta, Settanta. Non solo quindi l’ambientazione è industriale, ma trascende questo stile portando un connotato più suggestivo e caratterizzante all’insieme.
È un caso analogo quello della texture Luna, ideata nel 2022: un acciaio inox a sua volta ossidato origina una superficie ispirata a quella selenica, alla cartografia del noto satellite terrestre. Nella fattispecie, questa elaborazione di Design ha fatto la sua prima comparsa “ufficiale” alla Milano Design Week scorsa, rivestendo pavimento e pareti di una struttura molto vicina per l’appunto all’immaginario legato allo spazio. La natura misteriosa e sfuggente della Luna stessa ha fatto il resto in termini di fascinazione.
La scelta dei materiali tiene conto di cromie, struttura, qualità: la loro resistenza sul lungo periodo, unitamente alla riciclabilità e agli effetti scenici dovuti ai colori, li rendono partecipi e protagonisti di un’architettura a tutto tondo che investe in senso lato il concetto di indoor.
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