private house renovation

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L’appartamento fa parte di un edificio degli anni ‘50 progettato dall’architetto Carlo Perogalli. La richiesta era quella di dividere il grande appartamento in due unità immobiliari. L’abitazione si prestava all’operazione in quanto caratterizzata da una zona di rappresentanza e una zona di servizio più piccola, come spesso succedeva in quegli anni. E’ stata sfruttata questa caratteristica per ricavare due appartamenti dividendo in senso longitudinale. Quello che ha acquisito la zona di rappresentanza è stato ristrutturato aggiungendo la cucina, lo studio e un bagno. Si è posto il problema di come intervenire nel salone di 40 m2, per ricavare la cucina e lo studio chiusi, senza perdere la continuità di finestre presenti su tutto il lato lungo, che caratterizzino questo spazio. I nuovi volumi non incontrano mai la superficie perimetrale, ma se ne distaccano attraverso elementi di vetro, che permettono di risolvere il problema della chiusura fisica dello spazio, ma garantiscono la continuità visiva, e la percezione di essere sempre in un ambiente unico. Dove possibile è stato conservato il pavimento originale in pietra Silvabella, mentre per la zona notte si è scelto un parquet. Il tema affrontato per l’arredo è il riuso; la proprietà dispone di arredi originali degli anni 60-70 opera di architetti e designer dell’epoca, prevalentemente in colori scuri. Sono stati ricollocati all’interno dell’appartamento in una nuova veste e integrati con arredo su misura, tutto rigorosamente di colore bianco, per sottolineare il contrasto.


Mercoledì, Giugno 26, 2013 - 11:10

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