Resturo Conservativo Unità immobiliare sita in Palazzo Sardi-De letto

Resturo Conservativo Unità immobiliare sita in Palazzo Sardi-De letto
L’intervento di restauro è riferito agli elementi di pregio ancora recuperabili all’interno dell’unità immobiliare nel Palazzo Sardi-De Letto, iniziato nel 2011 e terminato nel 2014. L’intervento ha interessato: • La rimozione dei vecchi e fatiscenti infissi esterni in legno, e la sostituzione con nuovi, realizzati con forma e composizione identica a quelli esistenti, in abete lamellare rosso tinto noce, con persiane a stecca fissa e vetro camera. • Il restauro della porta di ingresso all’unità immobiliare con lunetta superiore in legno, vetro e griglie in ferro di ingresso, mediante la rimozione degli strati di vernice e ripristino del legno originario, la bonifica dei fori da tarlo, l’applicazione di idoneo impregnate antitarlo; l’applicazione di due strati di protettivo a base di cera, il trattamento delle griglie di ferro con raschiatura a fondo e applicazione di due mani di ligote, il ripristino delle serrature originarie. • Il restauro delle due porte in legno a due ante (n. 1 loggiato/disimpegno n. 1 e n. 1 loggiato/altra proprietà), mediante l’esecuzione di vari saggi per il controllo degli strati di vernice non originale (ne sono risultati n. 6) per constatarne l’integrità del supporto. Successivamente, si è provveduto alla sverniciatura con prodotto sverniciante in gel (Remopal), asportazione della vernice finale in cementite con diluente alla nitro e pistole termiche, sostituzione delle parti lignee non recuperabili, carteggiatura con grana fine. Una volta riportate le porte allo stato originario, si è provveduto al trattamento del supporto con idoneo disinfettante antitarlo e applicazione di due mani di colore ad acqua e successiva applicazione di due strati di protettivo a base di cera. • Il restauro delle due porte in legno ad un’anta, e delle cornici della zona soggiorno, mediante lo smontaggio degli elementi, successivamente si è provveduto alla sverniciatura dei vari strati di vernice con prodotto sverniciante in gel (Remopal), asportazione della vernice finale in cementite con diluente alla nitro e pistole termiche fino a riportare il supporto ligneo allo stato naturale, applicazione di idoneo impregnante antitarlo, integrazione degli elementi mancanti, applicazione di due strati di colore, smontaggio e ripristino delle serrature e ferramenta originale. • Il restauro delle volte, degli stucchi e dei cornicioni sugli ambienti del soggiorno, (disimpegno n. 1 e n. 2 e del bagno), previa la realizzazione di tasselli di pulitura per l’individuazione dei colori originari, valutati con il funzionario di zona della Soprintendenza. Le operazioni di pulitura sono state effettuate in maniera graduale su tutte le superfici tramite wishab, gomma pane, carta giapponese e bisturi, asportando le stratificazioni di vernici soprastanti. In seguito alle operazioni di pulitura, si è proceduto alla stuccatura degli elementi decorati in stucco, alla ricostruzioni di alcune parti e al consolidamento delle lesioni rinvenute, con stucco a calce ed iniezioni con resina acrilica (Acril 33). Successivamente alle predette operazioni, si è proceduto al ritocco dei colori originali rinvenuti e al rifacimento di intere zone con tonalità di colore in accordo con il Funzionario di zona della Soprintendenza. Mentre per quanto riguarda la volta decorata a copertura del bagno, l’intervento di recupero è stato realizzato mediante una spolveratura delle decorazioni ancora integre con wishab e la ricostruzioni delle decorazioni mancanti, identiche alle originali con tecnica ad acquerello. • Il restauro del pavimento in graniglie a getto unico del soggiorno, che presentava ampie lacune e aree sgranate. Si è provveduto ad eliminare le lacune di riempimento non coeve ed eseguite con materiali non idonei per cromia, granulometria e leganti, mediante scalpelli widia e vibroincisori. In seguito alla rimozione delle lacune, si è provveduto al consolidamento di tali porzioni e del sub-strato con microacril in soluzione acquosa imbevendo fino a rifiuto. La pulitura è stata eseguita a mano con acqua e desogen al 5%, utilizzando pennelli, spazzole di saggina, spatole e bisturi, con risciacquo finale con acqua distillata. Nelle zone ove erano presenti le lacune, si è provveduto alla ricostruzione del massetto di allettamento delle graniglie con calce idraulica ed inerti di cava a granulometria 0. Successivamente si è provveduto alla semina delle graniglie (nero assoluto/giallo antico/rosso Verona/verde alpi/bianco di Carrara) e ricostruzione degli elementi decorativi allettati su malta a base di calce idraulica ed inerti di cava con granulometria 00. In ultimo sono state levigate le zone oggetto di ricostruzione con dischi diamantati con smerigliatrice a basso voltaggio in umido e steso una mano di cera microcristallina e lucidatura con dischi spugna per favorire una omogenea rifrazione della luce.


Mercoledì, Marzo 26, 2014 - 20:11

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