LIVING IN THE PARK, VILLE PONTI
La Camera di Commercio di Varese bandì questo concorso di idee per la progettazione di un complesso alberghiero con capacità ricettiva di 150-180 camere e di categoria non inferiore a quattro stelle, a supporto della attività del Centro Congressi Ville Ponti di Varese.
Era richiesta un’idea di grande caratterizzazione architettonica; il privilegio degli aspetti relativi
all’inserimento dell’opera nel contesto, dal punto di vista architettonico, della scelta dei materiali
e della salvaguardia ambientale; la considerazione di criteri di economia realizzativa e gestionale;
la messa in evidenza della connotazione degli ambienti interni comuni e di rappresentanza, oltre che nelle unità ricettive (camera- tipo, suite-tipo).
Il tema doveva essere sviluppato senza tener conto dei vincoli dimensionali urbanistici, al fine di ottenere principalmente un contributo di idee di grande interesse architettonico.
L’area è connotata da un filare di pioppi che la divide in due e salvaguarda la qualità antropologica e vegetale del colle e diviene spina dorsale del progetto.
L’edificio, a cavallo della quinta vegetale, percorre destini architettonici diversi lungo i due lati contrapposti. Sul lato ovest, verso il colle, una cortina lunga e sottile protegge ciò che è rimasto dell’acropoli varesina e trattiene, come una diga, il declivio del terreno. La copertura di questa
parte di edificio è un manto vegetale che, intersecandosi con il parco, si trasforma in espressione
orografica.
L’altra parte di edificio, quello esterno, risponde ad una logica diversa. Qui il contesto più che naturale è di completamento urbano: due corpi di collegamento, uno vetrato (la hall-reception)
ed uno in quota (le cucine), collegano tra loro l’edificio interno e quello esterno.
Sotto la copertura ondulata si trova il “piano nobile” che accoglie i saloni “a giorno” e il ristorante, attorno a cui si sviluppano ampie terrazze panoramiche.
Venerdì, Gennaio 18, 2013 - 09:36