Progetto per Ex Cinema Marraccini Stefano Giommoni, Erica Foggi

Progetto per Ex Cinema Marraccini Stefano Giommoni, Erica Foggi
PROGETTO PER IL RECUPERO ARCHITETTONICO E FUNZIONALE DELL’EX CINEMA MARACCINI. Progetto: Studio di Architettura Stefano Giommoni architetto Stefano Giommoni architetto Erica Foggi Consulente strutturale: ingegnere Patrizio Bellucci Luogo: via G.Mazzini - Grosseto Committente : Autodemi S.r.l Il cinema Marraccini, dal nome del suo proprietario, fu iniziato a costruire nel 1925 dall'Ing. Renato della Rocca ed inaugurato nel 1926. Situato sugli spalti delle mura di Grosseto, ha la facciata ad intonaco su cui si stagliano elementi architettonici e decorativi in travertino, divisa in tre piani da cornici marca davanzali al di sopra delle quali si dispongono file di sei finestre con file di finestre ad arco con capitelli e lesene. Il progetto per il recupero del ex cinema elabora i concetti guida per l'intervento sulle strutture, presenti all'Amministrazione Comunale durante la fase di elaborazione del Regolamento Urbanistico. L'idea progettuale nasce dal riconoscimento dell’identità collettiva dell’ex cinema Marraccini, la cui funzione storica di luogo di svago, oltre che il suo stile architettonico, eclettico e neoclassico, lo rendono patrimonio della comunità locale. La localizzazione dell'edificio nel contesto urbano può assumere valore strategico: antistante i portici di Piazza Dante e addossato alle mura medicee, può divenire il luogo che collega l’asse urbano di Corso Carducci con le mura medesime. La struttura viene perciò pensata come uno "snodo" in grado di connettere l'asse urbano di Corso Carducci con la passeggiata sulle mura,un luogo a tutti gli effetti vissuto dalla comunità grossetana. Gli spazi al piano terreno, laddove era collocato l'ingresso cinema vengono organizzati come prolungamento dello spazio pubblico all'interno delle nuove funzioni, replicando il concetto dei portici di piazza Dante. Il progetto di riuso prevede la suddivisione del volume in tre livelli collegati dalla scala centrale e da un ascensore, una vera e propria cerniera, che collega fra loro i vari ambienti. A piano terra è stato collocato un auditorium da 200 posti, una sorta d spazio dedicato alla vita pubblica della città con una capacità intermedia tra quella della sala Pegaso e quella del teatro Moderno. Le altre funzioni sono costituite da spazi commerciali, art-cafè e bookshop, collegati al giardino esterno. Il secondo piano è destinato ad uffici, ai quali si può accedere anche dalla passeggiata sulle mura.

Thursday, May 2, 2013 - 15:32

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