Miroir

Miroir
La percezione dello spazio, le sensazioni che proviamo nell’attraversare un ambiente, sono generate da innumerevoli stimoli, per lo più visivi, mediati a livello inconscio dal bagaglio culturale che rende unico ciascun individuo. L’ambiente naturale è il punto di partenza che accomuna ogni linguaggio, il luogo nel quale forme, luci e colori giocano, articolandosi nei modi più disparati. Lo stand Miroir per Lucifero’s parte da qui, dal tentativo di declinare elementi primitivi in un sistema complesso, in grado di plasmare lo spazio, di modificarne la percezione suscitando emozioni. L’architettura suddivide l’area in tre brani, assumendo i colori del cemento, del metallo, degli ossidi, della neve, del legno, dell’acqua, accolti allo stato grezzo, nella loro naturale imperfezione per divenire espressione del nuovo linguaggio, della ricerca di un essenziale ricco di profondità, nel quale la tecnologia, seppur raffinata e d’avanguardia, appaia semplice, naturale. Si struttura così un percorso fluido ma al tempo stesso dinamico, ove le superfici accolgono i corpi illuminanti, li integrano, li proteggono o ne sono protette, presentando una rassegna di soluzioni fra le più disparate. L’integrazione diviene totale, simbiotica a tratti giocosa, espressione di un nuovo modo di illuminare, di creare relazioni, di suscitare emozioni e stupore. L’elemento a specchio, che rimanda al miraggio, al riflesso ancestrale della lastra d’acqua, smaterializza le superfici, dilata gli spazi, crea illusioni, moltiplica gli elementi, divenendo trait-d ’union immateriale dei diversi ambiti, presenza onirica che fa’ RIFLETTEre sulle infinite possibilità che la fantasia ci offre per affrontare ogni nuova sfida.

Saturday, April 12, 2014 - 09:48

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