URBAN NATURE

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Il comune di Vanzaghello è situato a nord ovest della provincia di Milano. L’origine della località si potrebbe collocare in epoca medievale ed è probabilmente legata ad una strada che univa i centri del fiume Olona fino a raggiungere il Ticino. Lo sviluppo del nucleo storico non fa altro che rimarcare la crescita lineare lungo questo tracciato. Tale memoria, legata ad importanti corsi d’acqua (tra i quali citiamo anche l’Arno o Arnetta), oggi è pressoché dimenticata. Valori quali: la storia, la prossima trasformazione in strada-parco della vecchia statale di collegamento Gallarate/Novara, la vicinanza con il Parco del Ticino e la presenza di una stazione ferroviaria possono creare un importante nodo di interscambio treno/bici/pedoni e il conseguente aumento dei visitatori. La piazza Sant’Ambrogio è oggi attraversata dalla via San Rocco (strada provinciale) e dalla sua perpendicolare, via Matteotti. Le due direttrici, a doppio senso di marcia ed entrambe carrabili, e l’alto numero di parcheggi impediscono la piena fruizione dello spazio urbano. La piazza è ben confinata da edifici tra loro molto diversi e contrastanti; il verde è inserito in modo disordinato e impedisce il pieno godimento dello spazio. Gli elementi di maggior pregio sono la chiesa di origini quattrocentesche ad est e l’edificio ad essa addossato con la caratteristica “torretta vanzaghese”. A sud-ovest è collocato un alto edificio completamente fuori scala rispetto al tessuto storico circostante. A livello viabilistico, il progetto propone: (1) la riduzione ad unico senso di marcia in direzione ovest-est della via San Rocco (tratto fino all’incrocio con la via Verdi e la via dei Mille), (2) la “civilizzazione” dell’asse viario attraverso il ridisegno della carreggiata e la definizione/creazione dei marciapiedi alla base del costruito sul lato nord; (3) la pedonalizzazione con accesso controllato a traffico limitato della vecchia via Vittorio Emanuele; (4) la razionalizzazione dei nuovi parcheggi da collocare sul lato est della nuova piazza e il potenziamento di alcune aree di sosta nelle immediate vicinanze. Nella proposta progettuale lo spazio urbano della piazza viene pavimentato con lastre e cubetti di porfido; esso viene ridefinito e nobilitato dalla piastra rettangolare in legno che vi si appoggia con delicatezza e rispetto, il grande deck che sale verso ovest con una piccola rampa inclinata del 2% e si conclude con una fontana e una grande fioriera che mitigano la vista dei parcheggi retrostanti. Il nuovo ambito urbano ritaglia uno spazio più calibrato e commisurato alle dimensioni del paese. Lo stacco consente di posizionare tavoli e panche in pietra locale a servizio delle attività e dei bar che l’edificio ospita. In questo spazio centrale il raccordo ideale dell’antica via Vittorio Emanuele divide l’ambito sacro del sagrato da quello cittadino della piazza. Il deck accoglie elementi estremamente semplici, ma di grande impatto: la scultura geometrica di carpini mitiga l’impatto dell’alto fronte del condominio e comunica in maniera decisa una nuova sensibilità ecologica; la fioriera rettangolare che raccoglie alcune essenze tipiche della brughiera che a pochi km troviamo all’interno del Parco del Ticino, il sistema dell’acqua che comprende due vasche tra loro collegate da un rivolo d’acqua fa da specchio al cielo e al fronte della chiesa. Un ulteriore spazio di interesse è stato ricavato lungo la via Matteotti, posizionando una piattaforma in legno rettangolare che oltre ad ospitare alcune comode sedute, dà la possibilità di parcheggiare le biciclette.

Tuesday, March 11, 2014 - 14:44

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