Concorso ex Autostazione a Cittadella

Concorso ex Autostazione a Cittadella
La piazza è il luogo della storia ma anche messa in scena del paesaggio urbano, è lo spazio fisico del convergere della città e dei suoi abitanti, della loro partecipazione e dell’informazione; è punto d’incontro per i cittadini e di discussione pubblica, già nelle civiltà antiche: l’agorà greca, il forum latino, luoghi in cui si è sempre identificato il cuore pulsante della città, centro dei commerci, centro movimentato, ma anche precario, in essa si intrecciano relazioni, confronti e contrasti. Il centro storico di Cittadella ha in Piazza Luigi Pierobon il fulcro (anche per la posizione) della vita che si svolge dentro le mura, con una serie di spazi-piazza più o meno grandi, sparsi all’interno della cinta muraria; tra essi Piazza Martiri del Grappa ha da sempre avuto un ruolo primario, infatti in passato ospitava la stazione delle corriere, di cui l’edificio attuale era in parte destinato a biglietteria, ed in parte era adibito a centro telefonico in un’epoca ancora lontana dai cellulari, a testimoniare come questo punto sia stato da sempre di riferimento per i cittadellesi e non solo, mentre oggi, oltre al mercato del lunedì, trova la sua giustificazione nei fine settimana, quando una folla di giovani la utilizzano quale ritrovo, intorno all’attuale bar “Seven Disco Spritz”. Sulla base di queste considerazioni si è progettata una nuova piazza con un edificio ex-novo posizionato, come quello attuale, lungo stradella Secondo Paggiola, al fine di rinnovare questo spazio urbano, che non sarà solo luogo di puro passaggio ma anche di intrattenimenti, e darà contemporaneamente una nuova immagine di questa porzione del centro storico. La demolizione dell’edificio esistente è determinata dalle scelte progettuali sull’intero ambito d’intervento, dettate dall’interazione tra il nuovo manufatto e la rinnovata piazza, in una contaminazione geometrica reciproca; inoltre l’attuale edificio risulta di forte impatto negando spazi vitali alla futura piazza, ed è rappresentativo di un’architettura legata alle stazioni per autobus, treni, tram, che con l’attuale contesto del centro storico di Cittadella non hanno più alcuna attinenza. La piazza oggetto del concorso è caratterizzata da edifici appartenenti ad epoche diverse con tipologie tra loro totalmente differenti che hanno determinato un ambito urbano tra i più eclettici di Cittadella. Per questo l’edificio di progetto prende volutamente le distanze dai “tipi edilizi” che si affacciano sulla piazza attuale, inserendosi nella medesima posizione dell’edificio esistente, con una composizione volumetrica più snella, che lascia maggiori spazi alla futura piazza. Il nuovo manufatto si compone essenzialmente in tre volumi puri, che determinano una composizione razionale, in cui la trasparenza è l’elemento dominante: lungo stradella Secondo Paggiola viene pensato il “blocco” a due piani da adibire a negozi, un involucro bianco in cemento intonacato, che avrà i prospetti sulla piazza e su stradella Secondo Paggiola completamente in vetro e acciaio, per esaltare la trasparenza ed evitare chiusure visive. Sul lato Nord di questo corpo si innesta il locale adibito a bar, un volume regolare ad un piano che sarà rivestito in quarzite grigio imperiale, la stessa pietra da utilizzare nelle pavimentazioni della piazza, lasciando comunque ampio spazio alle parti vetrate, per una continua interazione tra spazi chiusi e spazi aperti, infatti la forma ad “L” determinata dall’innesto negozi-bar, che si rivolge verso le attività commerciali poste sul lato Sud dell’attuale piazza, da forma ad un ambito che diventa piazza nella piazza, mentre sul lato Nord della composizione, un’ampia vetrata apre il bar su un’area pavimentata in legno trattato per esterni, completata da zona verde che abbraccia il volume del bar; sopra quest’ultimo si trova un parallelepipedo, atto ad ospitare una zona ristoro collegata al bar sottostante, un volume completamente rivestito in rame brunito, caratterizzato da un’ampia vetrata che si apre su una terrazza, che d’estate diventa estensione in quota della piazza. Tutto il nuovo edificio avrà anche un piano interrato, che riutilizza in parte quello esistente, con il solo parziale ampliamento in corrispondenza del nuovo bar; depositi e servizi igienici per i negozi saranno posizionati a questo piano mentre per il bar troveranno spazio i locali accessori destinati al personale. Il progetto della nuova piazza vuole essere il filo conduttore che unisce gli edifici e le attività che su essa si prospettano, per dare un senso ai collegamenti tra i portici esistenti, ma anche per un nuovo impulso alle attività commerciali. Il progetto delle pavimentazioni parte dall’idea classica di piazza, che è quella di determinare una forma regolare, un “luogo quadrato” all’interno del quale trovano spazio l’edificio di progetto, l’area verde con la zona di sosta ed un luogo aperto per le relazioni sociali, uno spazio piazza attorno al quale ruotano gli ambiti di questo progetto: - i collegamenti tra i portici esistenti, grazie ad un disegno delle pavimentazioni che esalta la percorrenza in quel senso; - le fasce a nord e sud pavimentate con un diverso taglio della quarzite, che coinvolgono gli edifici esistenti, determinando degli spazi utili alle stesse attività commerciali già presenti; - l’area verde con le panche per la sosta rivestite in travertino; - il nuovo edificio con il bar ed i negozi che forma una figura ad “L” che avvolge l’area centrale del progetto. I materiali impiegati per la piazza saranno essenzialmente due: la quarzite con diversi tagli e lavorazioni delle superfici, e il travertino per le fughe che indicano i possibili collegamenti, e svelano come edificio e piazza si contaminano reciprocamente, in una serie di allineamenti e ortogonalità; il travertino viene utilizzato pure nel rivestimento degli elementi di seduta, mentre la quarzite ha una dimensione più importante e quadrata nella parte centrale della piazza, per assumere ai lati forme rettangolari minori, con trattamento di bocciardatura nei tratti dei percorsi pedonali su Via Roma e a metà piazza. Tutta l’area viene posta in quota con gli attuali portici, servita da rampe senza limitazione per le persone diversamente abili, restituendo ai soli pedoni questo frammento importante del centro storico, che non deve restare legato a ciò che è stato, ma deve rinnovarsi per diventare protagonista nel futuro del paese.

Tuesday, July 15, 2014 - 19:05

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