Restauro della chiesa di S. Maria dei Laici a Gubbio

Restauro della chiesa di S. Maria dei Laici a Gubbio
Nel 1326, su terra donata dal comune, la Confraternita di S. Maria dei Laici detta dei Bianchi vi costruì la sala del capitolo, l’ospedale “ a sala “per i poveri e la sottostante chiesa completamente affrescata; era affrescato anche il fronte dell’altare con la rappresentazione della Carità che mostra lo stemma della famiglia Bentivoglio, ( ora al Museo Diocesano ). Nel 1467 viene costruito il campanile della chiesa, allora decorato con numerosi affreschi. Nel ‘500 venne realizzato il mobile fisso della sagrestia e le due teche lignee con decori a foglia d’oro. In epoca seicentesca la chiesa venne ristrutturata con la creazione di una controparete in laterizio in aderenza ai muri medievali e su di essa vennero appoggiate le volte della vecchia sala del Capitolo diventata chiesa e della sacrestia. Nel 1909, durante lavori di restauro, demolito un muro che copriva un arco della facciata si rinvenne un affresco, rappresentante la Vergine con Bambino e resti di alcuni Santi, attribuito ad Agnolo da Gubbio. Nel 1966 furono strappati restaurati e trasferiti al museo Diocesano alcuni affreschi presenti nella chiesa sottostante impropriamente chiamata cripta; in loco restano la Flagellazione e Cristo inchiodato sulla croce. Nel 1978 vennero sostituite le travi lignee del tetto con travetti tipo varese e tavelloni. La volta della navata della chiesa superiore è a botte a sesto ribassato, è formata con mattoni ad una testa ed appoggia su archi di scarico sempre di mattoni ma a tre teste e contrastati da tiranti metallici. Su di essi erano posate le travi di legno a sostegno della copertura. La volta a vela dell’abside, affrescata dall’Allegrini :“ Gloria del Paradiso e Profeti” è in mattoni in foglio e scarica su due archi laterali che sopportano due volte a catino a forma di conchiglia con oculi, poste sui fianchi laterali della chiesa. Al di sotto di esse sono collocate due tele di Antonio Gherardi. Lungo la facciata dell’arco trionfale e sulle pareti della navata a livello dell’imposta della volta sono presenti 27 quadretti a olio su tela di F. Damiani raffiguranti la vita di Maria, montati su una cornice continua a foglia d'oro. Sull’altare di sinistra “Annunciazione “ del Barocci completata nella parte inferiore da un suo allievo Ventura Mazzi. Nei due altari ai lati dell’arco trionfale due teche, una di esse ospita un bellissimo Cristo ligneo. L’altare maggiore ricco di decorazioni e stucchi ospita all’interno di una teca una bellissima Madonna lignea con Bambino. Verso la piazza sotto il loggiato, é presente il portale con ai lati due monofore trilobate romaniche che dava ingresso alla sala del Capitolo della Confraternita; a sinistra un’edicola che ospitava un affresco di Guido Palmerucci raffigurante S.Antonio Abate ora al Museo Diocesano. Nella facciata verso via Piccardi si intravede il portale gotico sotto quello seicentesco, superiormente è presente una monofora con arco centinato, in una nicchia a destra del portale resti di un affresco rappresentante la Madonna in trono con angeli attribuita ad Agnolo da Gubbio (1339), ora al museo Diocesano. La facciata verso il fiume Camignano presenta due diversi tipi di finitura della pietra dovute a due epoche di realizzazione diverse e due monofore trilobate occluse dal muro in mattoni seicentesco. L’edificio in seguito al sisma del 1997 e seguenti ha subito notevoli danni. INTERVENTI DI RIPRISTINO Per eseguire le opere di strutturali essendo la chiesa ricca di decorazioni, affreschi e stucchi, si sono rese necessarie numerose opere di protezione e preconsolidamento. Opere strutturali: Gli interventi strutturali sono consistiti nello smontaggio ed il rimontaggio del tetto nel consolidamento delle murature con strutture in acciaio, nel consolidamento del campanile mediante iniezioni armate, nella risarcitura di lesioni presenti sulla facciata di via Piccardi. Internamente sono stati smontati e catalogati i pavimenti esistenti, eseguiti scavi archeologici nella porzione non interessata da sottostrutture, consolidate alcune volte con fibra di carbonio per il mantenimento delle quote originarie e successivamente rimontati gli stessi pavimenti. A livello della cripta sono state eseguite opere impiantistiche sottostanti la pavimentazione previo scavo archeologico. Opere di finitura Tali interventi sono consistiti principalmente nel rifacimento dei manti di copertura in coppi vecchi di recupero, nella gronda in legno e mezzanelle come l’attuale, dei canali di gronda e discendenti in rame, nell'esecuzione degli scarichi, negli impianti idrici ed elettrici; appositi studi illuminotecnici sono stati dedicati alla realizzazione dell'impianto di illuminazione anche in vista di un uso espositivo dell'aula. Opere di restauro Sono consistite nella rabboccatura dei giunti di tutte le murature esterne con impasto di calce e sabbia simile all'originale, nella conservazione e nel consolidamento di tracce di intonaco preesistente, nel consolidamento del portale e del finestrone della chiesa in palombino, nel consolidamento e nel restauro degli stipiti , degli architravi e delle soglie delle finestre in pietra serena, nel restauro di affreschi rinvenuti dopo lo svuotamento dei rinfianchi delle volte, oltre ai restauri di tutti gli apparati decorativi della chiesa

Monday, December 9, 2013 - 17:52

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